Sir John Askev, diplomatico inglese ed ultimo erede del famoso bastone di Euclide, segnato dall'impronta delle dita dello scienziato antico mentre tracciava le figure e le dimostrazioni dei suoi teoremi sulla sabbia del lido di Alessandria d'Egitto, è ormai un ottuagenario e si interroga su che fare di quella storica reliquia. A chi trasmetterne la custodia? Il più adatto ad assumerne l'importante ed impegnativa eredità gli pare proprio Isaac, un ragazzino serio e triste di dieci anni, orfano di padre e trascurato dalla madre, che gli pone, appena ne ha l'occasione, difficili domande: perché la Terra gira? E perché uomini animali e case rimangono fermi e ben radicati al suolo? Il vecchio sir John e il ragazzino schivo trascorrono molto tempo insieme nella biblioteca del maniero quando è inverno, seduti a un tavolo nel prato durante la bella stagione. Il piccolo Isaac, curioso del mondo e della scienza, diverrà così l'erede del bastone di Euclide… Diverrà anche giovane studente, riservato e taciturno, a Grantham e poi a Cambridge. Il suo carattere appare intrattabile, e tuttavia, grazie alla sua mente brillante, Isaac riesce a riscuotere il favore e la stima dei maestri. Sarà a sua volta maestro e salirà tutti i gradini di una carriera illustre...
La parrucca di Newton racconta della vita dello scienziato simbolo del secolo dei Lumi episodi noti, ma anche alcuni poco conosciuti dai più: Isaac dedicò moltissimo tempo all'alchimia e alle pratiche esoteriche; trascorse lunghe notti insonni leggendo le Scritture per trovarvi indizi della data dell'Apocalisse; visse 85 anni senza aver mai conosciuto donna. Jean-Pierre Luminet, astrofisico e scrittore, traccia di Newton un ritratto brillante, che alterna ammirazione a critica ed ironia. La narrazione, mai agiografica, mostra i legami (e le contraddizioni) tra l'attività razionale dello scienziato e l'irrazionale che perdura nell'uomo: una vita fuori dal comune, vissuta durante un periodo eccezionale della cultura europea.