Scoiattolo va a svegliare Cagnolino, che sta dormendo nella sua comoda cuccia. È quasi l’alba, ma Scoiattolo sembra avere molta fretta e tanto entusiasmo. Sarà una lunga passeggiata, bisogna muoversi in tempo, così potranno vedere tantissimi animali. Devono raggiungere lo stagno ed arrivare fino dall’altra parte per incontrare il cugino di Scoiattolo e conoscere così i suoi nipotini appena nati. Cagnolino è ancora assonnato e non bada molto a dove mette le zampe. Sta per calpestare un piccolo cervo volante, ma Scoiattolo lo ferma in tempo e salva il piccolo insetto. Nella foresta, gli spiega, bisogna guardarsi intorno, guardare in alto e guardare in basso... ma una talpa ha appena messo la testa fuori dalla tana ed anche lui inciampa, cadendo poco più avanti sulla schiena di un riccio innocente. Nonostante la bua, Scoiattolo e Cagnolino continuano il loro viaggio, fino a che non incontrano un piccolo bruco. “È bello, non trovi?”, fa Scoiattolo. “Bleah! È disgustoso!”, risponde Cagnolino, ma un attimo dopo un uccellino cala dall'alto e velocemente afferra con il becco il piccolo bruco che si stava allontanando. “Non per tutti a quanto pare”, chiosa Scoiattolo, perché in fondo sulla foresta la sa lunga e Cagnolino ha ancora molto da imparare ed infatti poco dopo aver incontrato una martora, Cagnolino pare perplesso. Ha notato delle strane impronte sul terreno. E se fosse un mostro? Ma quale mostro, sono tracce di cinghiale, anzi è proprio un piccolo cinghiale ad illuminare Cagnolino: “La mia mamma rivolta la terra per trovare ghiande e vermi... Rimanete per merenda?”...