Akos Kereseth, figlio dell’oracolo di Thuvhe, conosce ormai il suo destino. Akos ama Cyra eppure sa che questo amore potrebbe portarlo alla morte, poiché così predice il suo fato: egli morirà al servizio della famiglia Novaek, gli spietati nemici del suo pianeta. Cyra ricambia l’amore di Akos con la stessa intrepida intensità, e ora che entrambi sono lontani dalla guerra alla deriva nello spazio cosmico a bordo di una nave trasporto, sembra quasi che le ombre scure del destino possano scomparire. Eppure un pesante segreto aleggia tra di loro: Lazmet Novaek, spietato tiranno e padre di Cyra, potrebbe essere ancora vivo. Questo cambierebbe tutto e rimetterebbe in gioco le loro vite e quelle dei loro cari, quella della giovane Cisi che ora ha deciso di seguire Isae assettata di vendetta, e del tormentato Eijeh senza più memoria…
Giunge all’epilogo la tormentata storia d’amore e di rivalità (ma i Romeo e Giulietta di Shakespeare non c’entrano) tra il predestinato di Thuvhe e l’erede degli shotet, con sullo sfondo una galassia senza confini e la misteriosa energia del flussocorrente che si manifesta attraverso straordinari e terribili poteri. Stavolta le voci narranti sono non due ma quattro: a Cyra e Akos si aggiungono quelle di Cisi ed Eijeh, entrambe in prima persona, forse un modo di arricchire con più punti di vista una trama già fitta e non sempre agevole da seguire. L’elemento più interessante di questo finale fantaromance che alla Space Opera mescola ingredienti sempre vincenti quali vendetta, amore, coraggio e morte, è il fatto che qualcuno ha cambiato i destini già scritti alla nascita dei due protagonisti, e questo rimescola ancora una volta le carte del fato ineluttabile (ma non troppo). Akos potrà finalmente decidere da solo, dovrà scegliere senza certezza che la sua scelta sia quella giusta, e il suo rapporto con Cyra verrà messo a dura prova. Sempre avvincente e precisa la scrittura di Veronica Roth, e ben calibrato l’uso dei colpi di scena, il romanzo si giova della bravura nel caratterizzare i personaggi e del talento narrativo della scrittrice newyorkese, ormai affermatasi nella letteratura young adults dal suo esordio nel 2011.