L’unico ricordo che affiora nell’oscurità metallica in cui è rinchiuso è il suo nome: Thomas. Il resto è avvolto da una nebbia fitta che non riesce a dissipare, neppure quando la Scatola si apre e si ritrova circondato da sconosciuti, tutti ragazzini più o meno della sua età - anche se a dirla tutta non ricorda nemmeno quanti anni abbia. Qualcuno lo chiama “fagio”, altri “faccia di caspio”, nessuno di loro è però in grado di spiegargli cosa ci faccia nella Radura. Chiamano così il posto in cui vivono, circondati da un minaccioso labirinto in cui si aggirano meccaniche creature pronte a pungerli o farli a brandelli. Nessuno osa avventurarsi nel labirinto eccetto i Velocisti come Minho, e farlo al tramonto quando le porte si chiudono significa morte certa. Eppure, Thomas si sente irresistibilmente attratto da quella trappola in cui qualcuno l’ha confinato…