Lane Rosen trascorre insonne la sua prima notte a Latham House. I suoi genitori l’hanno accompagnato fin lì dopo un lungo viaggio in auto, in silenzio, con la radio accesa, oltre seicento chilometri lo separano ora dalla sua vita, dalla sua fidanzata, dall’ultimo anno di scuola prima del college. La mattina ha atteso invano un certo Grant che avrebbe dovuto accompagnarlo alla sala della colazione e fargli da guida, insegnandogli le regole della struttura. Ma Grant non arriva e Lane s’incammina da solo per raggiungere l’edificio già affollato dagli altri ragazzi, scoprendo che anche solo a colazione ci sono regole da rispettare, così diverse da tutto quello che ha conosciuto finora. Sadie è già alla Latham da molti mesi e in fondo non le dispiace che la malattia l’abbia trascinata via dalla sua vecchia vita, nella quale era solo una ragazza qualunque, vessata dalle sue coetanee e figlia di due separati: in quell’istituto che separa i malati dai sani ha trovato un gruppo di amici a cui appartenere, un’identità che le piace e che non vuole perdere e ora anche Lane, che aveva conosciuto alcuni anni prima ad un campo scuola, sta per entrare a far parte della sua vita, paradossalmente proprio in quel posto in cui vita e morte sono così vicine da poterle toccare…